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Il testo originale è la versione in inglese sul sito web. Eventuali incongruenze o differenze presenti nella versione tradotta non sono vincolanti e non hanno efficacia legale ai fini della conformità o dell'applicazione della normativa. Per eventuali domande sull'accuratezza delle informazioni contenute nella versione tradotta rispetto a versione presente nel sito web, fare riferimento alla versione ufficiale, ovvero alla versione in inglese sul sito web.

La risposta di Pega alla causa Appian

Ultimo aggiornamento: sentenza Appian rovesciata

Dichiarazione di Pega sulla sentenza

“Siamo estremamente soddisfatti della decisione odierna di annullare un giudizio che riteniamo non sia mai stato razionale. Come si legge nella decisione unanime, “il tribunale ha commesso una serie di errori che ci impongono di revocare la sentenza per quanto riguarda le rivendicazioni di Appian sui segreti commerciali”. Questa sentenza supporta la nostra opinione che il verdetto sia stato il risultato di un processo imperfetto su molti fronti, compreso il fatto che ci è stato impedito di dimostrare che il nostro software non ha mai adottato i presunti segreti commerciali di Appian”. Come abbiamo detto fin dall'inizio, la sentenza aveva l'integrità strutturale di un grattacielo di carte, quindi non è una sorpresa che sia crollata. Ci congratuliamo con la corte per aver capito le tattiche di Appian per impedire alla giuria di conoscere i fatti critici di questo caso”.


Conclusione del parere della Corte d'Appello della Virginia
Link alla versione integrale qui (in inglese).

Vedi l'estratto direttamente dall’originale in inglese qui sotto:

"This complex trial ventured into uncharted legal waters and culminated in a multi-billion dollar damages award which we now reverse. We reject Pega’s claim that Appian failed to establish misappropriation of any trade secret as a matter of law. However, we agree with Pega that the trial court erred in granting Instruction 14, which relieved Appian of its proper burden to prove causation between the alleged misappropriation and any damages. Moreover, while Jury Instruction 14 erroneously permitted Appian to rely on Pega’s total “sales” to prove unjust enrichment damages, the trial court then improperly foreclosed Pega, based on Interrogatory 18, from showing that many of Pega’s total sales were in areas in which Appian did not even compete with Pega.

Under the circumstances of this case, the trial court also abused its discretion by refusing to permit Pega to attempt to authenticate its software evidence and, as a consequence, by excluding Pega’s software—a principal means of demonstrating it did not steal secrets through Zou—on the basis that it was on a different laptop than provided in discovery. Finally, on remand, the trial court should refrain from instructing the jury that the number of people with access to Appian’s platform is “not relevant”—and, accordingly, should not exclude all related evidence of these numbers on that basis. We reverse the judgment as to the VUTSA claims and remand for a new trial consistent with this opinion.

Affirmed in part, reversed in part, and remanded."


Email ai dipendenti del 30 luglio 2024

Team Pega:    

Sono entusiasta di condividere un grande aggiornamento. Oggi la Corte d'Appello della Virginia ha emesso una decisione a lungo attesa, annullando il risarcimento di 2 miliardi di dollari, un giudizio che, a nostro avviso, non è mai stato razionale.  Come si legge nella decisione unanime, “il tribunale ha commesso una serie di errori che ci impongono di revocare la sentenza per quanto riguarda le rivendicazioni di Appian sul segreto aziendale”.

La sentenza conferma il nostro punto di vista secondo cui il verdetto è stato il risultato di un processo viziato su molti fronti, compreso il fatto che ci è stato impedito di dimostrare che il nostro software non ha mai adottato alcun presunto segreto aziendale di Appian. Come abbiamo detto fin dall'inizio, la sentenza aveva l'integrità strutturale di un grattacielo di carte, quindi non è una sorpresa che sia crollata. Ci congratuliamo con la corte per aver capito le tattiche di Appian per impedire alla giuria di conoscere i fatti critici di questo caso.  

Si tratta di un ottimo risultato, ma ci aspettiamo che Appian ricorra in appello contro la decisione. Appian avrebbe dovuto superare numerosi ostacoli e forti motivazioni per annullare la decisione di appello.

L'intensa attenzione del team verso l'innovazione continua e il successo dei clienti è stata pienamente dimostrata al PegaWorld iNspire, dove abbiamo presentato le nostre più recenti tecnologie di trasformazione attraverso centinaia di demo, presentazioni ai clienti ed esperienze pratiche. Guardando al futuro, ci impegniamo a portare questa passione e questo slancio negli anni a venire e a continuare a fare ciò che sappiamo fare meglio: aiutare i nostri clienti a risolvere rapidamente i problemi e a trasformarsi per il domani.  

Oggi abbiamo rilasciato una dichiarazione pubblica per annunciare questa grande decisione. Se ricevete domande da clienti o partner, non esitate a trasmettere questa e-mail.  

Se avete bisogno di aiuto per rispondere alle domande, inviatele a [email protected] e vi risponderemo al più presto. Vista anche l'attenzione pubblica che questo caso continua a ricevere, se ricevete una richiesta di informazioni da parte dei media sulla recente decisione del tribunale o sul contenzioso in generale, vi preghiamo di inoltrarla a Lisa Pintchman. [[email protected]] o Sean Audet [[email protected]].   

La vostra costante attenzione e il vostro impegno nei confronti di Pega, dei nostri clienti, dei nostri partner e di tutti gli altri sono molto apprezzati dalla dirigenza. Grazie per il vostro continuo sostegno.   

Vi porgo i miei migliori saluti.

Ken (Stillwell, Pega COO and CFO)

Un riassunto dei fatti su Appian contro Pega 

Il contesto

Nel 2020, Appian ha citato Pega in un tribunale statale della Virginia sostenendo che Pega ha ottenuto illegalmente “segreti aziendali” di Appian, anche se questi presunti “segreti” erano facilmente osservabili da migliaia di utenti dei prodotti Appian. Appian ha inoltre affermato che Pega si è arricchito incorporando questi “segreti” nei prodotti Pega, nonostante il fatto che Pega avesse già offerto queste funzionalità.

La giuria si era pronunciata a favore di Appian il 9 maggio 2022, in quello che Pega ritiene essere stato un processo pieno di errori, che ha limitato la capacità di Pega di difendersi su punti chiave e che ha portato a una sentenza ingiusta, la più grande nella storia del tribunale della Virginia. Il 30 luglio 2024, la Corte d'Appello della Virginia ha annullato la sentenza della giuria e ordinato un nuovo processo.

Il futuro

Il caso è stato rinviato per un nuovo processo in una data futura. Pega si aspetta che Appian faccia appello alla decisione prima che inizi un nuovo processo. Nonostante questa sgradita distrazione, rimaniamo concentrati sulla nostra missione per aiutare i clienti a ottenere risultati trasformativi per le imprese. Ciò è evidente nel nostro flusso di potenti innovazioni tecnologiche, nei nostri risultati finanziari, negli alti tassi di fidelizzazione dei clienti e negli eccezionali riconoscimenti ottenuti in numerosi rapporti di analisi del settore. Da rilevare, soprattutto, il fatto che i prodotti di Pega non sono ad oggi soggetti a limitazioni, né lo saranno in futuro.

Elementi principali della posizione di Pega

Come è già stato ampiamente ribadito, è nostra convinzione che la sentenza pronunciata dal tribunale della contea della Virginia, che non ha precedenti, sia profondamente viziata. 

Come abbiamo già ripetutamente affermato e come è stato confermato da periti indipendenti, nel corso del processo sono stati commessi considerevoli errori.

Questa causa non è una causa che riguarda "segreti commerciali".

Appian ha violato il requisito minimo per garantire la segretezza di un "segreto commerciale", perdendo in questo modo il diritto alla tutela legale dei presunti segreti oggetto del procedimento. La società ha commercializzato e reso disponibile la sua piattaforma a migliaia e migliaia di persone, spesso in assenza di requisiti di riservatezza e sovente senza neppure conoscere l'identità dei destinatari delle dimostrazioni del software. La società ha concesso altresì il permesso ai rivenditori di software di condurre liberamente dimostrazioni a chiunque lo desiderasse. I potenziali clienti erano liberi di acquisire innumerevoli screenshot e girare video di queste dimostrazioni, senza alcun tipo di limitazione, con la possibilità di condividerle a piacimento.

Inoltre, questa causa è una causa in materia di software in assenza di software.  

Durante il processo, Pega ha contestato con decisione che nessun contenuto di proprietà di Appian fu copiato nella piattaforma di Pega, sostenendo che era pronta a dimostrare tale affermazione alla giuria, mostrando le versioni precedenti della piattaforma. La corte, invece, ha ingiustificatamente impedito a Pega di dimostrarlo, così che la giuria non ha avuto la possibilità di constatarlo con i propri occhi.

Nel corso del processo la caratterizzazione dei fatti da parte di Appian è stata ripetutamente fuorviante.

Una società di recruiting per il settore tecnologico affiancò all'allora capo dell'intelligence competitiva di Pega (che oggi ricopre lo stesso ruolo in Appian) un consulente part-time al quale affidò l'incarico di condurre per 18 mesi dimostrazioni e analisi relative alla piattaforma Appian comunemente disponibile. Di fatto, il consulente era solo uno tra le migliaia di utenti che utilizzavano la piattaforma di Appian per lo sviluppo di app. Non aveva infatti diritti di accesso alla piattaforma diversi e più avanzati rispetto a quelli concessi a qualsiasi utente del software di Appian.

Nel corso del processo, Appian ha dovuto riconoscere che la sua piattaforma presentava gravi punti deboli, tra cui perdite di dati.

Appian ha sostenuto che tali debolezze, che sono state definite da Appian stessa come "limiti strutturali sensibili della piattaforma di Appian", costituivano in realtà legittimi segreti commerciali. Contestiamo questa caratterizzazione e riteniamo sia fondamentale che i clienti comprendano qualsiasi "limite strutturale sensibile".

Appian mette in discussione la decisione di Pega di non contestare un risarcimento di 1 dollaro.

Tanto Appian quanto la giuria hanno concordato che il valore delle rivendicazioni previste dal Virginia Computer Crimes Act (VCCA) ammontavano a un risarcimento simbolico di 1 dollaro. Non intendiamo sprecare il tempo della corte d'appello su questo aspetto, piuttosto desideriamo concentrare l'attenzione sui vizi legali esposti nel ricorso in appello da noi proposto.

Aggiornamento del processo di appello.

Entrambe le parti hanno pronunciato un'arringa davanti alla Corte d'Appello della Virginia il 15 novembre 2023. Il 30 luglio 2024 il tribunale ha annullato la sentenza e ha ordinato un nuovo processo. Pega si aspetta che Appian ricorra in appello prima che inizi un nuovo processo.

Le modalità con cui Pega sviluppa, vende o fornisce servizi per i propri prodotti non sono soggette a restrizioni, né ora né in futuro.

Appian ha ritirato la sua richiesta per tali restrizioni, non c'è nessun impatto sui prodotti di Pega o su ciò che la nostra società può vendere o sui servizi che possiamo erogare.

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